Emergenza carceraria: soglia della disumanità ampiamente superata
Posted by admin | Posted in Dal mondo | Posted on 15-08-2011
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Dirigenti di penitenziari e agenti in divisa, educatori, psicologi, cappellani, assistenti sociali, medici, volontari e molti detenuti comuni insieme alle loro famiglie, più di 2000 persone in sciopero della fame.
Marco chiede amnistia, indulto, depenalizzazione di reati come quelli riferiti ai tossicodipendenti e all’immigrazione, ribadisce al ministro della Giustizia una visione dell’amnistia come unica indicazione ed ipotesi per fare decollare la riforma complessiva della giustizia. Spiega Pannella al Guardasigilli: ” si tratta dell’ unico strumento strutturale per poter procedere alla riforma, di un tema trainante necessario anche per le altre cose gia’ annunciate”.
A Rai New 24 Pannella dichiara che costruire altre carceri serve solo al businnes dell’edilizia.
La ricetta pronta e condivisa da tante organizzazioni: ridurre gli ingressi inutili di consumatori di droghe e immigrati irregolari,
non penalizzare i plurirecidvi, rendere effettivamente eccezionale l’uso della custodia cautelare, adottare liste di attesa in modo che una persona
(salvo casi di accertata pericolosità) non entri in galera se non c’è posto, rivitalizzare le misure alternative alla detenzione.
Dentro le carceri adottare regole standardizzate di vita finalizzate alla reintegrazione sociale e non alla mera punizione corporale,
che siano introdotti meccanismi ispettivi di controllo dei luoghi di detenzione, che siano previste sanzioni penali per chi maltratta o addirittura tortura.